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03 Mag

OSPITE OSPITANTE

Padiglione della Repubblica di San Marino
alla 18ª Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia

Fucina del Futuro (Castello, 5063b), Calle e Campo San Lorenzo, Venezia
20 maggio – 26 novembre 2023


OSPITE OSPITANTE
Vittorio Corsini con il progetto Coniugato al presente e The Hospitality Lab con il
progetto Ecologia dell’altro


Commissario: Riccardo Varini
Vice commissario: Paolo Rondelli
Curatori: Michael Kaethler e Marco Pierini
Comitato Scientifico: Shaul Bassi, Alessandro Bianchini, Elena Brigi, Massimo Brignoni,
Roberto Felicetti, Silvia Gasparotto, Angela Grosso Ciponte, Domenico Luciani, Hélène
Molinari, Ralf Petersen, Corrado Petrocelli, Massimo Renno, Orsetta Rocchetto,
Vincenzo Rotondo, Francesca Salatin, Michele Savorgnano, Andreas Sicklinger, Riccardo
Varini
Organizzatori: FR Istituto d’Arte Contemporanea e Università degli Studi della
Repubblica di San Marino


Che tipo di ospiti dobbiamo essere e quale tipo di ospitalità dobbiamo offrire per
produrre il futuro che desideriamo? Quali sono le linee distintive tra ospite e ospitante,
se visti attraverso diverse lenti scalari, temporali o politiche?

In linea con il tema proposto dalla 18ª Mostra Internazionale di Architettura – La
Biennale di Venezia
, Il Laboratorio del Futuro, la partecipazione nazionale
sammarinese, con il progetto Ospite Ospitante, si configura come un vero e proprio
laboratorio di co-progettazione su tematiche legate all’ospitalità, parte di un progetto
di ricerca internazionale e pluriennale, fondato su luoghi e bisogni reali.
Il Padiglione della Repubblica di San Marino avrà sede, dal 20 maggio al 26 novembre
2023
, all’interno della Fucina del Futuro (Castello, 5063b) e negli spazi aperti di Calle e
Campo San Lorenzo, nel cuore del Sestiere di Castello. A rappresentare la Repubblica
più antica del mondo, saranno l’artista Vittorio Corsini con il progetto Coniugato al
presente
, e The Hospitality Lab, un gruppo di ricerca composto da studenti, designer e
ricercatori delle Università sammarinesi, veneziane e internazionali con il progetto
Ecologia dell’altro, in stretto dialogo con le comunità locali.


La partecipazione della Repubblica di San Marino alla Biennale Architettura 2023 è stata
fortemente voluta dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura e dalle
Segreterie di Stato con delega al Territorio e al Turismo,
supportate dal commissario
Riccardo Varini, dal vice commissario Paolo Rondelli, dai curatori Michael Kaethler e
Marco Pierini, dall’Università degli Studi di San Marino e da FR Istituto d’Arte
Contemporanea
, azienda sammarinese che si conferma nel ruolo di organizzatore dopo
l’esperienza maturata con la Biennale Arte 2022.


«Il Padiglione di San Marino, situato nella splendida cornice di Sestiere di Castello –
dichiara il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura Andrea Belluzzi – è stato
allestito grazie a un lavoro corale portato avanti da FR Istituto d’Arte Contemporanea,
dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dal Commissario Riccardo
Varini, dai curatori Michael Kaethler e Marco Pierini e dalla Project Manager Anna
Guerra, sotto la supervisione del Comitato Scientifico. A tutti loro rivolgo, anche a nome
dei colleghi Segretari di Stato, un sentito ringraziamento. Nella sua storia San Marino è
sempre stata una terra ospitale e il tema scelto da San Marino per questa Biennale è
proprio l’ospitalità. Il Padiglione è costruito come un libero dialogo tra due mostre in
due stanze. La prima mostra è un’installazione interattiva di Vittorio Corsini, artista di
chiara fama, che porta il pubblico nel cuore dell’esperienza dell’ospitalità. La seconda
mostra, ispirata alla prima e posta accanto ad essa, è un “Laboratorio di ricerca
esplorativo” che coinvolgerà vari artisti, designer, filosofi, sociologi e antropologi per
riflettere sul tema della ospitalità. La Biennale di Venezia costituisce indubbiamente
un’occasione unica per promuovere il Paese. Nell’intento del governo sammarinese,
però, l’esposizione dovrà servire anche a valorizzare l’offerta culturale della Repubblica
e ad instaurare nuove relazioni con professionisti del settore, scuole di alta formazione,
enti e fondazioni culturali di tutto il mondo. San Marino vuole presentarsi sullo scenario
internazionale come un territorio ricco di fermento culturale, amico degli artisti e
sostenitore delle diverse forme d’arte. Dopo gli anni dell’emergenza sanitaria, è tempo
di ridare spazio alla creatività e alla bellezza. La Repubblica di San Marino è pronta».


«Siamo tutti ospiti su questa Terra – sostengono i curatori Michael Kaethler e Marco
Pierini
– eppure siamo anche tutti ospitanti, nel modo in cui possiamo, o non possiamo,
proteggere, sostenere e nutrire gli altri esseri (umani e non), presenti negli spazi in cui
viviamo, attraverso le nostre azioni e le nostre scelte. Il Padiglione della Repubblica di
San Marino vuole esplorare il tema dell’ospitalità, dall’immateriale al materiale, e
dall’umano all’oltreumano, spostando l’attenzione dalla dimensione dell’individuo a
quella collettiva, per indagare le opportunità che le architetture sanno offrire in termini
di relazioni sinergiche tra organismi, luoghi e ambiente. Architetture della natura o
dell’uomo capaci di ospitare ed esaltare forme spaziali virtuose di co-progettazione,
produzione e interazione, coinvolgendo gesti, oggetti e azioni. Accoglienti, inclusive,
empatiche ed espansive».


La partecipazione sammarinese alla Biennale Architettura 2023 vuole proporre un
approccio non solo espositivo, ma soprattutto esplorativo ed esperienziale. Il contesto
teorico ed applicativo prende forma all’interno di un contesto di ricerca dal carattere
internazionale e interdisciplinare. Comunità, alimentazione, interspecie e religione
sono le quattro categorie d’indagine che definiscono linee e dimensioni della ricerca, in
base alle relazioni che gli esseri viventi sono in grado di instaurare con l’altro.


«Il Padiglione ha sede all’interno di un’insula che rappresenta una tipica
microcomunità di Venezia
, – dichiara il commissario Riccardo Varini – con il Campo e la
Chiesa di San Lorenzo, la biblioteca di quartiere, una sede della municipalità e una casa
di riposo per anziani. La posizione del complesso è, quindi, particolarmente indicata per
attuare progetti di co-design con le comunità del luogo, ascoltando i loro bisogni per
mettere in atto un piano strategico pluriennale, sociale, economico e ambientale, di
riattivazione sinergica dell’ospitalità nel luogo, all’interno di una concezione
ecosistemica del fare».


Il progetto Ospite Ospitante si articolerà in due sale, distinte ma connesse, concepite
come due organismi tra loro in tensione. Il primo spazio, dedicato alle opere di Vittorio
Corsini
, avrà la funzione di decompressione, sospensione dal caos esterno, favorendo
una dimensione contemplativa, di rigenerazione del pensiero sui temi e i valori
essenziali dell’essere oggi. Il secondo spazio consentirà, invece, di trasformare il
pensiero in azione, attraverso workshop progettuali di co-design con la partecipazione
di studenti, designer, cittadini, scultori, sociologi, agricoltori, artigiani e visitatori di
passaggio.
«Fra i temi presenti nel lavoro di Vittorio Corsini – spiegano i curatori Michael Kaethler
e Marco Pierini – quelli della cura, dell’abitare, della casa, delle relazioni interpersonali
e del rapporto dell’uomo con l’ambiente dove la vita si svolge, appaiono ricorrere con
maggiore costanza lungo trent’anni di attività, contribuendo a rendere omogenee opere
e pratiche diverse per materia, dimensione, occasione, destinazione. La scultura non è
mai stata per Corsini elemento da contemplare bensì un dispositivo, uno strumento per
vivere e agire lo spazio, un mezzo per mettere in relazione persone».


Per il Padiglione della Repubblica di San Marino, Vittorio Corsini ha realizzato tre nuove
opere, tenendo presente non soltanto il tema portante dell’ospitalità, ma anche la
natura, la storia e la morfologia dello spazio nel quale dovranno essere collocate. La
prima (Esercizio 2, 2023), costituita da un cubo in plexiglas (cm 200x200x200), sarà
posta al centro della stanza e consentirà l’ingresso al proprio interno a una persona alla
volta; attraverso la simultanea azione di circa 2.000 led bianchi, l’opera reagirà alla
presenza umana con una sorta di alito luminoso esemplato sul respiro umano durante
la meditazione, pulsazione capace di creare una condizione totalmente immersiva e
intima, pur percepibile anche da chi rimanga all’esterno. Una dimensione altra
condivisa da tre giovanissimi protagonisti di altrettanti video (Here everyday, 2023),
intenti a ballare la “loro” musica, che rimane però negata allo spettatore. Ciascuno di
essi verrà infatti ripreso in uno spazio assolutamente bianco, dominato soltanto dal
ritmo e dall’energia del corpo in movimento. Primo video mai realizzato da Corsini, Here
everyday interagirà con lo spazio esterno, e in particolare con il vento, che determinerà
la velocità del movimento. Il silenzio che avvolgerà lo spazio interno potrà sciogliersi,
invece, grazie alla terza opera (Welcome chairs, 2023), collocata sulla via, a fianco della
porta d’ingresso. Una coppia di sedie in bronzo, invito alla sosta e alla conversazione, al
dialogo, alla partecipazione del visitatore del Padiglione così come dell’abitante del
quartiere e del passante casuale, persino quello che non sappia – o non si accorga – di
essere sulla soglia di uno spazio espositivo. Una scultura in cui la narrazione diventa
fatto architettonico.


Nella seconda sala sarà allestito un vero e proprio laboratorio di progetto, denominato
The Hospitality Lab, che agirà in base ad una precedente fase di mappatura delle
necessità della popolazione locale. Lungo i sette mesi della durata della Biennale,
saranno organizzate attività di co-design tra studenti, docenti di diverse università
sammarinesi, italiane e straniere ed esponenti delle comunità artigianali,
commerciali, degli anziani residenti nella vicina casa di risposo e delle comunità di
bambini della zona di San Lorenzo
. Verranno organizzati numerosi workshop
progettuali tematici della durata di una settimana, che affronteranno progetti distinti, in
base alle necessità emerse dalla prima fase di mappatura. Man mano che i progetti si
chiuderanno, gli studenti universitari si occuperanno di allestire una stratificazione di
mostre che arricchiranno gli spazi di idee e visioni. Parallelamente si intendono
realizzare alcune di queste idee, sviluppate da studenti, visitatori e comunità locali,
attraverso la produzione di manufatti, quali arredi mobili per usi futuri della Fucina del
Futuro, prodotti relazionanti per gli anziani, giochi per bambini, micro architetture
effimere per il Campo e gli spazi aperti limitrofi.
«L’ospitalità è un atto, un gesto e un’intenzione verso l’altro. L’ospitalità determina
quanto permettiamo a questo “altro” di entrare nei nostri spazi e zone di comfort,
quanto gli permettiamo di influenzare chi siamo e come viviamo», conclude Michael
Kaethler
.
Maggiori informazioni relative alla partecipazione nazionale sammarinese alla Biennale
Architettura 2023, organizzata da FR Istituto d’Arte Contemporanea e Università degli
Studi della Repubblica di San Marino
, sono disponibili all’indirizzo
www.biennaleveneziasanmarino.com, Facebook @biennaleveneziasanmarino,
Instagram @biennalevenezia_sanmarino. Hashtag ufficiali: #biennaleveneziasanmarino
– #ospiteospitante – #vittoriocorsini.


Organizzato da:
Con il supporto di:
Sponsor:
Partner:
SCHEDA TECNICA:
Padiglione della Repubblica di San Marino
18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
Titolo: Ospite Ospitante
Vittorio Corsini con il progetto Coniugato al presente e The Hospitality Lab con il progetto Ecologia
dell’altro
Sede: Fucina del Futuro (Castello, 5063b), Calle e Campo San Lorenzo, Venezia
Date: 20 maggio – 26 novembre 2023
Commissario: Riccardo Varini
Vice commissario: Paolo Rondelli
Curatori: Michael Kaethler e Marco Pierini
Comitato Scientifico: Shaul Bassi, Alessandro Bianchini, Elena Brigi, Massimo Brignoni, Roberto
Felicetti, Silvia Gasparotto, Angela Grosso Ciponte, Domenico Luciani, Hélène Molinari, Ralf Petersen,
Corrado Petrocelli, Massimo Renno, Orsetta Rocchetto, Vincenzo Rotondo, Francesca Salatin, Michele
Savorgnano, Andreas Sicklinger, Riccardo Varini
Organizzato da: FR Istituto d’Arte Contemporanea, Università degli Studi della Repubblica di San
Marino
Con il supporto di: Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, l’Università e la Ricerca Scientifica,
le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino e Segreterie di Stato con delega al Territorio e al
Turismo
Project Manager: Anna Guerra
Location Manager: Orsetta Rocchetto
Gruppo di ricerca: Flaviano Celaschi, Michele Zannoni, Giorgio Dall’Osso, Silvia Gasparotto, Diane
Ziegler, Marta Stacchini, Filippo Francini, Lazzaro Rossini, Luca Zanotti, Angela Rui, Laura Succini,
Massimo Barbierato, Sergio Menichelli, Federica Natalia Rosati, Orsetta Rocchetto, Ilaria Ruggeri,
Chiara Amatori, Stefano Luca, Stefano Rovai, Raffaele Cafarelli, Davide Di Gennaro, Francesco
Maggiore, Francesca Salatin, Tommaso Lucinato, Emanuele Lumini, Emma Bartolini, Marco Luitprandi,
Gaetano Di Gregorio, Anna Guerra, Marco Scurati, Marta Renno, Andrea Franceschetti, Sabina Betti
Collaboratori: Benedetta Borghi, Alice Fraccaro
Progettazione della mostra: Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Progettazione dell’immagine grafica coordinata e dell’allestimento: Sergio Menichelli e UNIRSM
Design
Sponsor: CEFI, C.O.M.A.C. International AM Srl, ELENKA, M.G.M. Srl Cilindri, Oleodinamici, Tellem,
Ingenio-Web.It, Tonelli SPA, Pollmeier
Partner: AERES Venezia per l’Altreconomia; Accademia di Belle Arti di Brera; Comune di Peccioli;
Claudio Poleschi Arte Contemporanea; Fachhochschule Nordwestschweiz, Basel, Institut Industrial
Design; Fondazione Giorgio Cini; Fondazione Dioguardi; NEWROPE Chair of Architecture and Urban
Transformation, ETH Zürich; Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino; OSMOS network; A2I
research group KU Leuven; Stuttgart Technology University of Applied Sciences; SUMus; Università Ca’
Foscari di Venezia, Environmental Humanities; Università IUAV di Venezia, Disegno Industriale;
Università degli studi di Bologna, Disegno Industriale; Università degli Studi di Ferrara, Design del
prodotto industriale; Voice Over magazine
Patrocini: Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO, Unità di Coordinamento del sito
UNESCO di San Marino
Uffici stampa: Comunicazione Congresso di Stato, CSArt – Comunicazione per l’Arte, Barbieri & Ridet
Opening su invito: venerdì 19 maggio, ore 17.00


Orari: dal 20 maggio al 24 settembre 2023 ore 11.00-19.00, dal 26 settembre al 26 novembre 2023
ore 10.00-18.00, chiuso il lunedì
@biennaleveneziasanmarino
@biennalevenezia_sanmarino
Hashtag: #biennaleveneziasanmarino #ospiteospitante – #vittoriocorsini
PER INFORMAZIONI:
Anna Guerra
Project manager
M. +39 331 2233282 | project@biennaleveneziasanmarino.com
www.biennaleveneziasanmarino.com
Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura
Contrada Omerelli 23, 47890 San Marino, Repubblica di San Marino
T. +378 0549 882146 | segreteria.istruzione@gov.sm | www.istruzioneecultura.sm
FR Istituto d’Arte Contemporanea
Via 3 Settembre 89, 47891 Dogana, Repubblica di San Marino
T. +378 0549 963439 | dir.comm@fristitutodarte.com | www.fristitutodarte.com
UFFICI STAMPA:
Comunicazione Congresso di Stato
Alan Gasperoni
T. +39 331 615 1859 | comunicazione@gov.sm
CSArt – Comunicazione per l’Arte
T. +39 0522 1715142 | M. +39 348 7025100 | info@csart.it | www.csart.it
Barbieri & Ridet
T. +39 02 58328232 | emanuelabarbieri@barbieriridet.com | pr@barbieriridet.com
Press kit: https://bit.ly/biennaleveneziasanmarino

The Pavilion of the Republic of San Marino at the 18th International Architecture
Exhibition – La Biennale di Venezia

Fucina del Futuro (Castello, 5063b), Calle and Campo San Lorenzo, Venice
20 May – 26 November 2023


OSPITE OSPITANTE [GUEST HOSTS]
Vittorio Corsini with the project Present Tense and The Hospitality Lab with the project
Ecology of the Other
Commissioner: Riccardo Varini
Deputy Commissioner: Paolo Rondelli
Curators: Michael Kaethler and Marco Pierini
Scientific Committee: Shaul Bassi, Alessandro Bianchini, Elena Brigi, Massimo Brignoni,
Roberto Felicetti, Silvia Gasparotto, Angela Grosso Ciponte, Domenico Luciani, Hélène
Molinari, Ralf Petersen, Corrado Petrocelli, Massimo Renno, Orsetta Rocchetto, Vincenzo
Rotondo, Francesca Salatin, Michele Savorgnano, Andreas Sicklinger, Riccardo Varini
Organisers: FR Istituto d’Arte Contemporanea and University of San Marino


What kind of guests should we be and what kind of hospitality should we offer to shape
the future we desire? What are the distinguishing features between host and guest when
considered from different scalar, temporal or political perspectives?

In line with the theme of the 18th International Architecture Exhibition – La Biennale di
Venezia
, The Laboratory of the Future, San Marino presents its national participation with
the Pavilion titled Ospite Ospitante [Guest Hosts]. The Pavilion initiates a multi-year
exploration on the theme of hospitality, investigating in particular what role, if any, design
has in fostering new dynamics related to how we provide or receive hospitality. The
research and practice carried out during the Biennale Architettura 2023 will be followed
by the formation of an inter-disciplinary research group, a book and a series of design
activities and research projects.


The Pavilion of the Republic of San Marino (20 May to 26 November 2023) will be
located inside the Fucina del Futuro and in the open spaces of Calle and Campo San
Lorenzo, in the heart of Sestiere di Castello. The oldest Republic in the world will be
represented by ‘guests’ Vittorio Corsini with his project Present Tense and by The
Hospitality Lab
with the project Ecology of the Other, the latter including local and
international designers, artists, architects, philosophers, anthropologists and more. The
Pavilion will work closely with local associations, schools and universities, as well as with
key institutions abroad.


The participation of the Republic of San Marino in the Biennale Architettura 2023 is
strongly supported by the Ministry of Education and Culture and by the Ministries of
Territory and Tourism
, assisted by Commissioner Riccardo Varini, Deputy Commissioner
Paolo Rondelli, curators Michael Kaethler and Marco Pierini, the University of San
Marino
and FR Istituto d’Arte Contemporanea – a company from San Marino that
continues to play an important role after the experience it gained during the Biennale
Arte 2022.


The Minister of Education and Culture, Andrea Belluzzi, declares that “the San Marino
Pavilion, located in the beautiful setting of Sestiere di Castello, was set up thanks to the
collective work carried out by FR Istituto d’Arte Contemporanea, the University of San
Marino, Commissioner Riccardo Varini, curators Michael Kaethler and Marco Pierini and
Project Manager Anna Guerra, under the supervision of the Scientific Committee. To all
of them I extend my heartfelt thanks, also on behalf of my fellow Ministers. The theme
of the Pavilion reflects the long history and dynamic traditions of hospitality in San
Marino. In the Pavilion, the two exhibitions set up in two rooms freely dialogue with each
other. The first exhibition is an interactive installation by renowned artist Vittorio Corsini,
which takes the public into the heart of the hospitality experience. The second exhibition,
inspired by the first and placed next to it, is an ‘Exploratory Research Laboratory’ involving
various artists, designers, philosophers, sociologists and anthropologists to reflect on the
theme of hospitality. The Venice Biennale is undoubtedly a unique opportunity to
promote the country. However, according to the San Marino Government, the exhibition
should also serve to enhance the Republic’s cultural offerings and to establish new
relations with professionals in the sector of architecture and design, higher education,
cultural institutions and foundations around the world. San Marino wishes to present
itself on the international stage as a country rich in cultural activities, a friend of artists
and supporter of different forms of creativity. After the recent global health emergency,
it is time to make room again for creativity and beauty. The Republic of San Marino is
ready”.
“We are all guests on this Earth”, claim the curators Michael Kaethler and Marco Pierini,
“and yet we are also all hosts. On a daily basis we have the choice to protect, support and
nurture other beings (human or otherwise), which are present in the spaces where we
live, through our actions and by our choices. The Pavilion of the Republic of San Marino
will explore the theme of hospitality, from immaterial to material, and from human to
more-than human, shifting attention from the dimension of the individual guest-host
relationship to more complex dimensions that involve multiple roles, relationships and
dynamics. Furthermore, it will investigate the opportunities that architecture and design
can offer in terms of synergic relations between organisms, places and the environment.
Material culture, whether intentionally designed or not, plays a critical role in how close
we allow ‘otherness’ into or near our private spaces – our homes, public squares and
bodies. Essentially, design plays a powerful role in shaping our ideas and practices of
hospitality”.


At the Biennale Architettura 2023, San Marino offers not only an exhibition, but above all
a form of exploration and experience. The theoretical and practical framework takes
shape within an international and interdisciplinary research context. Community, food,
multispecies and religion
are the four categories of investigation that define the direction
and dimension of research, based on the relationships that living beings are able to
establish with each other.
“The Pavilion is located within an insula that represents a typical micro-community in
Venice”
, claims commissioner Riccardo Varini, “with the Campo and the Church of San
Lorenzo, the neighbourhood library, a city hall and a home for the elderly. Therefore, the
location is particularly suitable for implementing co-productive explorations, research
and projects with the local communities, working together to implement a multi-year,
social, economic and environmental plan rooted in shared conceptions of hospitality”.
The Ospite Ospitante [Guest Hosts] Pavilion consists of two separate but connected
rooms, conceived as two organisms in tension with each other. The first room, dedicated
to the works of Vittorio Corsini, is used for decompression and separation from the chaos
outside the Pavilion. It includes a contemplative dimension on important contemporary
themes and values of being human. The second room will foster various ways of thinking
and allow thought to be turned into action through workshops with the participation of
students, designers, citizens, sculptors, sociologists, farmers, craftsmen and visitors.


The curators Michael Kaethler and Marco Pierini explain that “Among the themes of
Vittorio Corsini’s work, care, housing, interpersonal relations and the human relationship
with the environment are key themes that have recurred over the past thirty years of
activity. This has resulted in a range of objects and practices in different materials, sizes
and contexts”. For Corsini, sculpture is not an object to be contemplated, but rather a
device, a means of experiencing and acting in space and a medium for connecting people.


For the Pavilion of the Republic of San Marino, Vittorio Corsini has produced three new
works
inspired by the theme of hospitality as well as the space in which they will be
situated. The first one (Esercizio 2, 2023) consists of a plexiglass cube (200x200x200 cm)
placed in the centre of the room allowing one person at a time to enter inside. Through
the simultaneous light of approximately 2,000 white LEDs, the work reacts to human
presence with a bright luminous ‘breath’ recalling human breath during meditation, a
pulse capable of creating a totally immersive and intimate condition, yet perceivable even
to those remaining outside. The second work by Corsini (Here everyday, 2023) is a silent
video installation of dancers whose movement and energy dominate the silence. The
video interacts with the movements outside, its tempo directly affected by the
movement on the street or the wind in the air. The third work by Corsini (Welcome chairs,
2023) is situated outside the Pavilion, adjacent to the entrance. The Welcome chairs are
a pair of typical chairs that you might find in a typical home except these are made of
bronze. They are sculptures that blend into the city-scape, inviting weary passers-by or
visitors to sit, rest and talk. The three sculptures by Corsini are hospitable gestures that
invite visitors to breathe, move, rest and talk.


In the second room, The Hospitality Lab is organising a space and set of relations to
explore the concepts and practices of hospitality. The Hospitality Lab began as a small
group of researchers but is steadily growing as the exhibit expands to include new voices
and perspectives, from professional designers to school children, local monks to
internationally renowned philosophers, the elderly at the neighbouring hospice to
European research centres and everything in between. Workshops, lectures and
residencies will be held from June to November, integrating the widest possible spectrum
of voices, perspectives and practices. At the same time, some of these ideas, developed
by students, visitors and local communities, will be implemented through the production
of objects or processes, such as furniture for future use in the Fucina del Futuro, products
for the elderly promoting relationships, toys for children and ephemeral microarchitectures for the Campo and the surrounding open spaces.
“Hospitality is an act, a gesture and an intention towards the other. Hospitality
determines how much we allow this ‘other’ into our spaces and comfort zones, how much
we allow it to influence who we are and how we live”, Michael Kaethler concludes.


More information on San Marino’s participation in the Biennale Architettura 2023
organised by FR Istituto d’Arte Contemporanea and the University of San Marino is
available at www.biennaleveneziasanmarino.com, Facebook
@biennaleveneziasanmarino, Instagram @biennalevenezia_sanmarino. Official
hashtags: #biennaleveneziasanmarino – #ospiteospitante – #vittoriocorsini.
Organised by:
Supported by:
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In partnership with:
TECHNICAL FACTSHEET
Pavilion of the Republic of San Marino
18th International Architecture Exhibition – La Biennale di Venezia
Title: Ospite Ospitante [Guest Hosts]
Vittorio Corsini with the project Present Tense and The Hospitality Lab with the project Ecology of the
Other
Address: Fucina del Futuro (Castello, 5063b), Calle and Campo San Lorenzo, Venice
20 May – 26 November 2023
Commissioner: Riccardo Varini
Deputy Commissioner: Paolo Rondelli
Curators: Michael Kaethler and Marco Pierini
Scientific Committee: Shaul Bassi, Alessandro Bianchini, Massimo Brignoni, Elena Brigi, Roberto
Felicetti, Silvia Gasparotto, Angela Grosso Ciponte, Domenico Luciani, Hélène Molinari, Ralf Petersen,
Corrado Petrocelli, Massimo Renno, Orsetta Rocchetto, Vincenzo Rotondo, Francesca Salatin, Michele
Savorgnano, Andreas Sicklinger, Riccardo Varini


Organised by: FR Istituto d’Arte Contemporanea and the University of San Marino
Supported by: Ministry of Education and Culture, University and Scientific Research, Youth Policies of
the Republic of San Marino and Ministries of Territory and Tourism
Project Manager: Anna Guerra
Location Manager: Orsetta Rocchetto
Research team: Flaviano Celaschi, Michele Zannoni, Giorgio Dall’Osso, Silvia Gasparotto, Diane Ziegler,
Marta Stacchini, Filippo Francini, Lazzaro Rossini, Luca Zanotti, Angela Rui, Laura Succini, Massimo
Barbierato, Sergio Menichelli, Federica Natalia Rosati, Orsetta Rocchetto, Ilaria Ruggeri, Chiara Amatori,
Stefano Luca, Stefano Rovai, Raffaele Cafarelli, Davide Di Gennaro, Francesco Maggiore, Francesca
Salatin, Tommaso Lucinato, Emanuele Lumini, Emma Bartolini, Marco Luitprandi, Gaetano Di Gregorio,
Anna Guerra, Marco Scurati, Marta Renno, Andrea Franceschetti
Collaborators: Benedetta Borghi, Alice Fraccaro
Exhibition design: University of San Marino
Coordinated graphic image design and exhibition layout: Sergio Menichelli and UNIRSM Design
Sponsored by: CEFI, C.O.M.A.C. International AM Srl, ELENKA, M.G.M. Srl Cilindri, Oleodinamici, Tellem,
Ingenio-Web.It, Tonelli SPA, Pollmeier
In partnership with: AERES Venezia per l’Altreconomia; Accademia di Belle Arti di Brera; Comune di
Peccioli; Claudio Poleschi Arte Contemporanea; Fachhochschule Nordwestschweiz, Basel, Institut
Industrial Design; Fondazione Giorgio Cini; Fondazione Dioguardi; NEWROPE Chair of Architecture and
Urban Transformation, ETH Zürich; Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino; OSMOS network;
A2I research group, KU Leuven; Stuttgart Technology University of Applied Sciences; SUMus; Università
Ca’ Foscari di Venezia, Environmental Humanities; Università IUAV di Venezia, Disegno Industriale;
Università degli studi di Bologna, Disegno Industriale; Università degli Studi di Ferrara, Design del
prodotto industriale; Voice Over magazine
Under the patronage of: San Marino National UNESCO Commission, San Marino UNESCO Site
Coordination Unit
Press offices: Comunicazione Congresso di Stato, CSArt – Comunicazione per l’Arte, Barbieri & Ridet
Invitation-only opening: Friday 19 May, 17.00


Opening hours: from 20 May to 24 September 2023, 11.00-19.00; from 26 September to 26 November
2023, 10.00-18.00; closed on Mondays
@biennaleveneziasanmarino –
@biennalevenezia_sanmarino
Hashtag: #biennaleveneziasanmarino #ospiteospitante #vittoriocorsini
FOR MORE INFORMATION:
Anna Guerra
Project manager
M. +39 331 2233282 | project@biennaleveneziasanmarino.com
www.biennaleveneziasanmarino.com
Ministry of Education and Culture
Contrada Omerelli, 47890 San Marino, Republic of San Marino
T. +378 0549 882146 | segreteria.istruzione@gov.sm | www.istruzioneecultura.sm
FR Istituto d’Arte Contemporanea
Via 3 Settembre 89, 47891 Dogana, Republic of San Marino
T. +378 0549 963439 | dir.comm@fristitutodarte.com | www.fristitutodarte.com
PRESS OFFICES:
Comunicazione Congresso di Stato
Alan Gasperoni
T. +39 331 615 1859 | comunicazione@gov.sm
CSArt – Comunicazione per l’Arte
T. +39 0522 1715142 | M. +39 348 7025100 | info@csart.it | www.csart.it
Barbieri & Ridet
T. +39 02 58328232 | emanuelabarbieri@barbieriridet.com | pr@barbieriridet.com
Press kit: https://bit.ly/biennaleveneziasanmarino


16 Gen

NON ODIARMI

Vittorio Corsini

Non odiarmi

testo di Gabi Scardi


Inaugurazione: domenica 22 gennaio 2023, dalle 11:30 alle 20:30
dal 22 ottobre al 19 marzo 2023
Orari di apertura dal mercoledì al giovedì 17:00 -19:30
venerdì e sabato 9:30-12:30 / 17:00 -19:30
o su appuntamento


ME Vannucci
Via Gorizia, 122 Pistoia, Italia
tel. +39 057320066 mob. +39 335 6745185
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Dal 22 gennaio “non odiarmi” mostra personale di Vittorio Corsini
alla Galleria ME Vannucci di Pistoia
La mostra non odiarmi di Vittorio Corsini presenta le ultime opere realizzate dall’artista toscano, tra
le quali una grande installazione che occupa la sala principale della galleria ME Vannucci di
Pistoia. Accompagna la mostra un testo di Gabi Scardi.
Questa l’introduzione dell’artista alla lettura della mostra:


Non odiarmi se apro la porta
Non odiarmi se invado il tuo spazio
Non odiarmi se abbatto i muri
Non odiarmi se ti chiamo per nome
Non odiarmi se mangio la tua zuppa
Non odiarmi se la mia casa è senza fondamento
Non odiarmi se le lacrime sono sul mio viso
Non odiarmi se il letto è sotto la tua finestra
Non odiarmi se la sedia apre una breccia
Non odiarmi se la polenta non è buona
Non odiarmi se la casa è disfatta
Non odiarmi se faccio ancora carezze
Non odiarmi se la finestra è rotta
Non odiarmi se il cielo è rosso
Non odiarmi se ti faccio inciampare
Non odiarmi se la parete è storta
Non odiarmi se l’aria passa dalle fessure
Non odiarmi se le mie braccia sono aperte
Ma puoi odiami, per quattro secondi, crescerò con te


Nella sala principale della galleria la grande scultura in metallo Neither inside nor outside, 2023,
riproduce la pianta di un’abitazione. Sul perimetro alcuni mobili attraversano e rompono
l’accerchiamento delle pareti. Il disegno, che poi è ciò che lega il progetto, è in qualche modo
manomesso, perché vivere, incontrare, muoversi nello spazio significa, per l’artista, cambiare in
continuazione il progetto, significa abbracciare la mobilità, lasciare le certezze della stabilità,
avventurarsi nell’abbraccio.
Una riflessione, come sempre quella di Corsini, sull’intensità e la potenza delle relazioni umane,
sul valore degli scambi e degli incontri fra le persone e ogni casa è il frutto, l’oggettivazione di
questi incontri, questi cambiamenti.
Il progetto di una casa nasce da un sogno, un’idea di vita che vorremmo condurre, da una
definizione degli spazi a cui attribuiamo un valore di proiezione e di costruzione del nostro nome.
Il tempo, le azioni della vita, le difficoltà o gli amori inevitabilmente cambiano i nostri sogni, le
nostre prospettive, cambiano il nostro modo di vivere, e quella pianta subisce variazioni, non tanto
nei muri che restano immobili, ma nella percezione di questi spazi che cambiano faccia, cambiano
disposizione.
Nel percorso della mostra altre piante di altri edifici come Art Hotel, realizzata in stoffa e poggiata
su dei basamenti in legno o Vannucci’s gallery, una stampa su carta con inserti di stoffa. Anche qui
i diversi materiali con cui i perimetri sono realizzati creano delle aperture, rendono i confini
permeabili.
For lunch è invece una scultura composta da due pentole in cristallo poste una accanto all’altra,
sul bordo di ognuna di esse è collocata, in modo apparentemente casuale una piccola stampa in
PVC, in realtà un QR Code il cui disegno grafico è realizzato appositamente per l’opera.
Inquadrando i due codici veniamo collegati alle ricette di due pietanze fondamentali alla
sopravvivenza di due popoli: una zuppa eritrea e la polenta italiana.
Parla di cibo e di relazioni anche l’opera Babette’s feast, un riferimento al racconto di Karen Blixen,
Il pranzo di Babette, in cui il cibo inteso anche come opera d’arte diventa punto di incontro,
relazione e superamento di contrapposizioni. Corsini realizza una cassa in acciaio specchiante
riprendendo le forme delle comuni cassette della frutta, quasi a voler realizzare un contenitore
dove poter raccogliere ciò che fa parte della storia personale, un piccolo trasloco con gli oggetti
che fanno parte del proprio vissuto, parole che prendono corpo.
All’interno una serie di sculture in cristallo: pentole e stoviglie, ma anche la copertina del libro con
impresso il titolo Babette’s feast.
Conclude il percorso della mostra l’opera Hate me, composta da otto neon rossi attaccati alla
parete. Durante la giornata l’installazione ogni tanto si spegne, lasciando intravedere la scritta in
vernice fotosensibile “Hate me”, che però dura solo quattro secondi, poi scompare.
Vittorio Corsini è nato nel 1956 a Cecina (Livorno), vive e lavora tra la Toscana e Milano.
È docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
La ricerca di Vittorio Corsini da sempre si concentra sul tema dell’abitare come archetipo mentale
e come luogo in cui l’individuo si definisce e si realizza. Mediante sculture e installazioni, realizza
una sorta di inventario visivo degli elementi dell’abitare domestico, assurgendo la casa a un’icona
costante del suo lavoro.
Corsini fa della interazione con gli utenti uno dei punti cardini della sua poetica. Pone grande
attenzione quindi all’arte pubblica di cui si cita il progetto che da molti anni conduce per la città di
Peccioli. La sua poetica lo porta indistintamente ad utilizzare diversi medium: dal disegno alla
scultura, dal vetro alla luce fino alle indagini sui social medium come per esempio nel progetto
“lightmood”.

08 Apr

VOCI

VITTORIO CORSINI

con

LAURA BOSIO, MAURO COVACICH, MAURIZIO DE GIOVANNI, ROMANO DE MARCO, FERRUCCIO PARAZZOLI, LAURA PUGNO

A project of the municipality of Peccioli

in collaboration with the Peccioliper Foundation

info@fondarte.peccioli.net

www.fondarte.peccioli.net

Opening: Saturday April 21, 2018,

P.zza del Popolo, Peccioli  from 11.30 to 17.30 hrs.

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Sabato 21 aprile inaugura a Peccioli VOCI un progetto del Comune di Peccioli in collaborazione con la Fondazione Peccioliper. I racconti inediti di sei tra i più noti scrittori italiani contemporanei – Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno – e la pratica artistica di Vittorio Corsini danno voce e forma a sei nuove installazioni permanenti che, a partire dalla cittadina di Peccioli, si snodano tra i borghi circostanti creando percorsi inattesi.

 

Incastonato in un paesaggio collinare dal sapore antico, Peccioli unisce il fascino della Toscana medioevale all’idea di un vero e proprio museo diffuso. Da circa un trentennio l’Amministrazione Comunale porta avanti un progetto che interseca l’arte contemporanea con il territorio e la sua identità. Grazie ad una serie di interventi ad hoc di artisti contemporanei (tra questi Nagasawa, Dubosarsky-Vinogradov, Garutti e lo stesso Corsini), si è costituito nel tempo una sorta di museo a cielo aperto che ha stabilito nuove relazioni con il paesaggio circostante arricchendolo di elementi che si intrecciano con la storia e le tradizioni locali.

 

VOCI nasce dalla volontà di creare all’interno del territorio del Comune di Peccioli un percorso artistico-letterario che accompagni alla scoperta di luoghi nuovi e inesplorati. Le voci narranti sono quelle di alcuni tra i maggiori autori contemporanei. A ciascuno di loro è stato chiesto di costituire un tassello di questo percorso, scrivendo un racconto a partire dalle suggestioni nate dall’incontro con alcuni edifici religiosi del territorio, per lo più costruiti in prossimità di piccoli borghi, ognuno con una propria storia e identità. Trasposte in forma audio dagli stessi autori, queste storie tornano al luogo che le ha generate e trovano modalità di ascolto attraverso sei nuove opere concepite appositamente da Vittorio Corsini e installate all’interno del Campanile della Chiesa di San Verano, della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa delle Serre a Peccioli, nella Chiesa di San Giorgio a Cedri, nella Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica, nell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano.

 

La ricerca di Vittorio Corsini si estende attraverso tre decenni di intensa attività nel campo della scultura e dell’installazione; fin dagli inizi si concentra sul concetto e sui modi dell’abitare, sulle dinamiche che interessano la vita negli spazi domestici e negli spazi pubblici e sullo spazio fisico come metafora di incontro tra l’individuo e la collettività. Essenziale nelle forme, il lavoro di Corsini si fa tramite di un contenuto emozionale e genera le condizioni per una diversa esperienza del quotidiano. Nel corso degli anni numerosi interventi di arte pubblica nello spazio urbano hanno visto l’artista a lavoro in centri abitati con la realizzazione e la progettazione di cortili, fontane, giardini pensati come generatori di incontri e sorti come effetto di pratiche ordinarie o abitudini consumate dagli abitanti locali. “Abbiamo bisogno di attivare nuovi territori, afferma Corsini, l’artista è come un esploratore che rende visibili quei nuovi territori, che oggi sono fatti non tanto di materiali, tecniche, linguaggi, quanto piuttosto di modi, rapporti, energie (…) La scultura pubblica per me è qualcosa che attiva uno spazio; è importante che l’opera funzioni, che si possa attraversare, che sappia dialogare che possa assumere una dimensione umana e sociale, di scambio e di relazione”.

 

Riprodotta su un tappeto di segatura colorata piuttosto che proiettata come fascio di luce sulle pareti di una stanza, la parola da sempre è uno degli elementi fondanti della ricerca di Vittorio Corsini. Nel 2007 collabora per la prima volta con uno scrittore per “Chi mi parla”, un lampione con seduta che racconta le storie degli abitanti del luogo. Nel 2011, avvalendosi nuovamente dell’ausilio di due scrittori realizza per il MACRO di Roma “Xenia”, un luogo di sosta ritagliato sulla terrazza del museo, dove le vibrazioni di una staccionata trasformano i racconti in suono.

 

Definiscono uno spazio, creano relazioni, predispongono all’ascolto e, come nell’installazione romana, danno materialmente voce alle narrazioni dei sei autori le opere che Corsini concepisce per VOCI.

 

 

LE OPERE

 

E non per vendetta è il titolo dello scritto di Laura Bosio. Narratrice dell’anima, in questo racconto come nei suoi libri sceglie una donna come protagonista della storia. Liuba è una ragazza ucraina che fugge dalle violenze della guerra. Approda a Peccioli e grazie all’aiuto del parroco della Chiesa del Carmine dà inizio a una nuova vita. Corsini coglie del racconto della Bosio la dimensione corale e predispone all’ingresso della chiesa due sedute a semicerchio che si fronteggiano. L’elemento posto al centro diffonde la voce narrante dell’autrice.

 

La scrittura di Mauro Covacich dialoga in modo intenso con l’arte come testimonia la pentalogia che realizza tra il 2003 e il 2011. “Il sagrato è protetto da due lecci. Sul tronco di entrambi un’antica ferita. Due alberi gemelli castigati dallo stesso fulmine, sopravvissuti allo stesso incendio, in cima a questa altura che sembra una nuvola sospesa sulla campagna, e invece è terra, invece è Toscana”. Così Covacich inizia il suo racconto, accompagnandoci all’interno della Chiesa delle Serre di Peccioli. Credo è un monologo interiore, una preghiera laica lucida, spietata, a tratti disperata che tuttavia non abbandona la speranza. Corsini restituisce visivamente il rigore della scrittura di Covacich collocando all’interno della chiesa delle panche di pietra. A “parlare” dall’alto di un ponteggio di ipotetici lavori in corso, un asse in legno che vibra.

 

Maurizio de Giovanni è autore di una fortunata serie di romanzi che ha come protagonista il commissario Ricciardi e di un’altra saga altrettanto celebre, I bastardi di Pizzofalcone, un filone del police procedural ambientato a Napoli. Per questo progetto firma Il segno della Madonna. La storia, ambientata all’interno della Chiesa di San Giorgio a Cedri, racconta un’improbabile conversazione tra due anziani personaggi, Giuseppe e Guido, in merito alla “scomparsa” di un prezioso dipinto: la Madonna dell’Umiltà di Beato Angelico. “Sono molto diversi fra loro, i due anziani. Uno se ne sta dritto, composto, i capelli grigi tirati all’indietro e gli occhiali di corno, le mani in grembo. L’altro è un po’ curvo, la chioma candida disordinata sulla nuca e sulle spalle, una specie di mantello scuro addosso. Le mani gli tremano un po’ (…)”. L’installazione di Corsini è un invito a riflettere sul paradosso diacronico messo in scena dallo scrittore.

 

Si intitola L’ora della verità il racconto di Romano De Marco, uno dei più apprezzati scrittori italiani di genere poliziesco, noir e, più di recente, thriller. Il giallo si consuma durante la visita di un famoso quanto attempato scrittore, il professor D’Eramo, ad uno dei monumenti simbolo di Peccioli, il Campanile della Chiesa di San Verano. “È la storia di una ragazza che si suicidò, gettandosi proprio da una di queste aperture.” D’Eramo lo guardò, finalmente incuriosito. “Aveva vent’anni, ed era di qui, di Peccioli. Sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di romanzi (…)”. Corsini fa correre la voce di De Marco lungo il corrimano delle scale che danno accesso alla torre. Il suono ci conduce idealmente fino alla sommità del Campanile; lì De Marco svela il finale della sua storia.

 

Ferruccio Parazzoli è uno dei più significativi scrittori contemporanei, i suoi romanzi si caratterizzano per una costante attenzione ai problemi etici e per il capovolgimento del fantastico e del metafisico nell’umile quotidiano. Per predisporre le persone all’ascolto della narrazione di Parazzoli, Prima della notte, Corsini colloca sul fondo dell’Oratorio della Santissima Annunziata a Ghizzano due sedie e una scultura di marmo statuario. Le sedie poste vicine, ricreano quell’atmosfera intima e privata che caratterizza la conversazione tra i due protagonisti del racconto: “(…) Questa che vede”, riprese il professore, “è la Santa dei Santi, il mio oratorio privato. Qui regna la pace. Vuole sapere da cosa erano ricoperte queste pareti prima che prolificasse questa colonia di Santi? Libri, soltanto libri, ormai inutili libri. La metamorfosi ebbe origine molti anni fa quando…” Si tolse gli occhiali, appoggiò il capo sulla spalliera della poltrona e cominciò a raccontare, come raccontasse un sogno (…)”.

 

Ogni autore ha delle ossessioni che si ripropongono: io torno spesso a scrivere di natura, del rapporto tra l’uomo e gli animali, delle trasformazioni del pianeta, ma anche del rapporto che abbiamo con la morte e la scomparsa. Un’ambientazione ricorrente, per me, è il bosco”, dichiara la poetessa e scrittrice Laura Pugno in una intervista rilasciata in occasione del Premio Campiello 2017. L’incendio, il racconto che scrive per questo progetto, è la storia di Pietro un uomo che appicca incendi convinto di ritrovare, tra le fiamme del fuoco, il volto della figlia scomparsa. “Sapeva che era l’ultima volta, che appiccando quell’incendio – in qualche modo, lo sapeva – sarebbe morto, anche se neanche adesso, sul prato della chiesa, con l’umido sotto e il cielo sopra, le sue ustioni erano mortali. Chiuse gli occhi, sentì qualcosa (…)”. L’altare della Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Fabbrica è cinto da un intreccio di rami e di foglie. Sedendoci su una delle panche il cespuglio si accende del rosso del fuoco e, dall’altare che vibra, si diffonde la voce dell’autrice.

19 Mar

come un maglione

at Galleria Vannucci

Via della Provvidenza 6, Pistoia

www.vannucciartecontemporanea.com

 

Opening: 17 February 2018, 17:00 to 19:00 hrs.

The exhibition will be on view through March 17, 2018.

For Vittorio Corsini the investigation on the “habitat” is always very present and it is conveyed in the aesthetic reflection about the symbolic and nearly apotropaic power of his fetishes, in the critical examination of the relation between identity and stability, in the attention to all the aspects of the contemporary condition which emphasize the knowledge of space and time as an occasion for a renewed awareness with life. In his most recent work he develops a different poetic path that frees itself from all the constraints which separate sculpture from drawing, painting from installation art and they connect the form (the crucial result of what the artist creates; the form of the existence of art, not connected to visibility and tangibility) with life, illuminated by the experience of art.

The Italian word abitare, “to dwell”, (just like habitat), comes from the Latin word habitare, which derives from habere (“to have”). Philologically, the verb is a frequentative verb that indicates a repetition of the meaning of avere (“to have”), tenere (“to hold”), possedere (“to own”). The dwelling, the house, is then the mark and the symptom of possession, of a social and economic status. The action involved in “to own” and “to dwell” becomes an instrument of measurement and, inevitably, of discrimination: who doesn’t own anything, doesn’t dwell, therefore, doesn’t hold any citizenship. In Corsini’s work, the terms of this legitimacy’s cut are questioned. Instead of the rejecting possessions, meant as the exclusive availability of a good, he develops an extended habitat conception. The non-migratory and privative principle gets disrupted: the dwelling opens, literally, in a mental, imaginative, understanding version made with unexpected margins.

  a cura di Pietro Gaglianò

Galleria Vannucci – Pistoia

Via della Provvidenza 6, Pistoia
Gallery hours: Tue-Sat 9/12.30 16/19.30 and by appointment.
T +39 057 320 066

www.vannucciartecontemporanea.com

info@vannucciartecontemporanea.com

23 Ago

House of Pinocchio

at C&H gallery

Tweede Kostverlorenkade 50, 1053 SB Amsterdam
www.ch-gallery.com

 

Opening: 3 September 2016, 17:00 to 19:00 hrs.

The exhibition will be on view through October 8, 2016.

With House of Pinocchio, Vittorio Corsini presents his latest sculptures, in which he reflects on architecture as a place where individuals define and fulfill themselves. His work seems to always be suspended between the promise and impossibility of inhabiting a space. This contradiction is apparent in his visual language; he combines fragile materials with durable ones, and plays with the opposition between outside and inside.

Corsini combines one huge aluminum piece, hanging from the ceiling, with several smaller sculptures of glass and marble in this show. All works are in one way or another ‘open’ houses: their walls are either totally see-through or literally folded down. By revealing the interior space of these buildings, Corsini reflects upon the illusionary distinction between inside and outside. Any visual obstacles are taken away, allowing the eye to flow freely through the house. For all their perceived openness, however, these rooms can never be occupied. The unfolded walls of the hanging sculpture leave nothing but emptiness, while the space within the glass houses can’t be entered because a slab of marble closes up their only open side.

Corsini prefers to work with glass because its transparency and fragility reflect the precarious condition of dwelling itself. Glass has, in fact, always been a material loved for the care and attention it requires. The interior evoked within Corsini’s glass walls becomes the site of a perceptual projection, rather than an actual experience. The same can be said of his hanging sculpture, as the aluminum walls diminish the building to an accumulation of surfaces. Corsini reduces the interior space to its perimeters, to the abstract boundaries, to outlines that are at once tangible and fragile.

 

C&H gallery – Amsterdam

Tweede Kostverlorenkade 50, 1053 SB Amsterdam
Gallery hours: Wed-Sat 13-18 and by appointment.
T +31 20 753 09 64,

info@ch-gallery.com

www.ch-gallery.com